In questi giorni si festeggiano i 20 anni dello strumento che ha rivoluzionato il nostro modo di vivere e comunicare: il World Wide Web ( il famoso “www”).
Solo pochi mesi fa Larry Page ha reso pubblico il suo social-network: Google+ (GooglePlus). È questa una lunga storia di rivalità nel mondo ICT (Information & Communication Technology). È una guerra competitiva quella che stiamo riscontrando tra Mark Zuckerberg (Facebook) e Larry Page (Google+).
Siamo all’inizio di quella che verrà definita la più grande battaglia nel web.
Non si fermeranno davanti a niente pur di accaparrarsi la fetta maggiore del popolo di internet e vedremo una dura lotta, fatta di aggiornamenti, codici, liste e applicazioni, per avere il dominio unico per influenzare il nostro modo di ottenere informazioni, comunicare, comprare e vendere.
Ci riusciranno o si annulleranno a vicenda?
Il rischio è alto, visto che da una parte abbiamo Facebook con i suoi quasi 800milioni di utenti e farà di tutto per consolidare il suo primato in assoluto. Dall’altra c’è Google, la grande azienda che, dopo aver permesso a miliardi di persone di trovare qualsiasi informazioni, posizionare siti, effettuare rapide ricerche, vuol far posto a un Interne più sociale, fatto di persone e non di robot.
Con Google tutto ebbe inizio più di dieci anni fa. La gente si collegava per avere notizie su un capo di abbigliamento, conoscere il meteo in qualsiasi zona del globo, decidere dove acquistare qualunque cosa . Negli ultimi anni il popolo di internet ha subito un cambiamento radicale. Non cercano più notizie storiche, spulciando tra gli archivi, ma aspettano i propri amici: cosa pubblicano, cosa condividono, i posti che frequentano e dove si mangia meglio.
Il web si sta trasformando in uno strumento altamente “social” e chi deve adeguarsi saranno principalmente le imprese e i consumatori, in primis la pubblicità.
Google dopo anni di monopolio nel mondo dell’advertising (ricordiamo i suoi prodotti di nicchia GoogleAdSense & Google AdWords) sta rallentando a fronte di una maggiore predisposizione da parte degli inserzionisti, i quali preferiscono investire i loro “dollars” nel posto dove milioni di persone trascorrono più tempo: Facebook.
Nel frattempo, in 4 mesi, Google ha accumulato 40milioni di iscritti e Marck Zuckerberg, non essendo un difensivista, ha allertato tutto il suo staff di ingegneri per lavorare sodo (lo scorso agosto ha offerto pasti gratis per i suoi dipendenti disposti a lavorare nei week end) e nel suo “F8-event” ha tirato fuori dal cilindro nuove rivoluzioni, tra le quali la “Time-Line” (una sorta di storia della nostra vita), che hanno cambiato radicalmente il suo “social-network”.
La guerra tra i due colossi americani è ancora agli inizi e Google devo trovare il modo di diversificarsi da Facebook o quantomeno indirizzare gli utenti a trascorrere il loro tempo sul suo “social” o almeno a essere attivi su entrambi.
D’ora in avanti ne vedremo delle belle.
Da un lato Facebook con un vero rivale e dall’altro Google che, dopo aver incentrato per anni il suo lavoro su algoritmi e robots, sta per diventare umano e forse “social”
Alla fine forse avremo due prodotti uguali, dove dipenderà dal gusto della gente scegliere, ma nessuno ancora pensa a considerare l’utente…
…(to be continued!).