« E, evaporato lo strato di rugiada, apparì sulla superficie del deserto qualcosa di minuto, di granuloso, fine come brina gelata in terra. A tal vista i figli d’Israele si chiesero l’un l’altro: «Che cos’è questo?» perché non sapevano che cosa fosse. E Mosè disse loro: «Questo è il pane che il Signore vi ha dato per cibo… » (Esodo 16.16-18)
Quando Dio si apprestava a far scendere la manna dal cielo essa illuminava l’atmosfera spirituale delle tappe affrontate dal popolo d’Israele nel deserto. Quasi come “manna dal cielo” arriva la vittoria di “Altroconsumo“, che illumina gli occhi dei consumatori che il 13 giugno 2014 hanno subito interruzioni su linee di casa, ufficio e anche mobile.
Il punto dolente è che, come capita spesso in Italia, tutti sono bravi a parlare, piangersi addosso, lamentarsi e poi accettano qualsiasi forma di ingiustizia. Mi riferisco al fatto che gli aventi diritto a rimborso sono poco meno di 7mila unità a fronte di circa 20 milioni di abbonati. Per Wind-Infostrada sarà un gioco da bambini esercitare il diritto al rimborso, anche perchè non parliamo di soldi o denaro, ma bonus di connessione dati (per utenze mobili ricaricabili) o sconti in fattura (per utenze business o rete domestica).
Ovviamente il day after è stato al quanto esilarante da parte di altre compagnie:
Vodafone.it: “Ti informiamo che a causa di disservizi di rete di un altro operatore… Il disagio non è dipeso dalla rete Vodafone.”
Libero.it: “Gentile cliente
come molti di voi hanno potuto sperimentare, venerdì 13 giugno, c’è stato un black out del nostro servizio di posta. Desideriamo precisare che il disservizio è stato causato da un problema alla intera rete della società Wind Infostrada, di cui Libero non fa parte ma è semplicemente cliente...” (fonte Wikipedia si parla di fusione e non rapporto cliente-fornitore….mah.. 🙂 )
….ma proprio bravi e celeri quelli di ItaliaOnLine (libero.it) ad erigere uno scudo protettivo contro questi disagi, e noi poveri utenti di Posta Elettronica aspettiamo valide ed esaustive risposte riguardo l’attacco virus/malware sui loro server che ancora oggi procura l’invio inconsapevole di email con potenziali malware.(link del mio articolo)